L’Italia e i Trattati di Roma

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LA DONNA NELLA STORIA FILATELICA ITALIANA
Aggiornamento N. 31.

Nel 2017 ricorrono i 60 anni dalla storica firma apposta il 25 marzo 1957 dai sei Paesi fondatori dell’Unione Europea, quando i ministri degli esteri e i capi di Stato di Francia, Germania Occidentale, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo si riunirono in Campidoglio a Roma per firmare i Trattati. Per questa ricorrenza, il 25 marzo 2017 lo Stato Italiano ha invitato per una solenne cerimonia nella stessa sede a Roma, i Capi di Stato e di Governo dei 26 Paesi che oltre all’Italia compongono attualmente l’Unione, autorizzando contestualmente l’emissione di un francobollo commemorativo.

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Ed ecco che la vignetta del francobollo emesso per l’occasione riproduce il volto di una donna: ritratta di profilo con una stella a cinque punte parzialmente percettibile sulla sua fronte, la figura femminile intende simboleggiare l’Italia nelle vesti di depositaria dei Trattati firmati nel 1957. Fra i suoi capelli è altresì riprodotto il motivo geometrico della stella a dodici punte del pavimento michelangiolesco di Piazza del Campidoglio a Roma.

L’unico indizio di questa rappresentazione che ci aiuta a comprendere che il profilo femminile raffigurato è quello dell’Italia, è la stella a cinque punte disegnata sulla sua fronte. Ma cos’è questo simbolo? Si tratta del più antico simbolo patrio italiano, la “Stella d’Italia” la cui mitologia sembra risalire al VI secolo a.C., quando nell’antica Grecia alla terra d’Italia era associata la Stella di Venere perché posta a occidente della penisola ellenica. Riprodotta in varie epoche sulle più svariate rappresentazioni allegoriche dell’Italia, il simbolo compare tutt’oggi anche all’interno dell’emblema ufficiale della nostra Repubblica.

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

Alcuni esempi di rappresentazioni della Stella d’Italia:


Allegoria dell’Italia con la Stella e il Tricolore, sulla copertina di uno spartito (1916)


La Stella d’Italia su una cartolina illustrata della prima guerra mondiale (1918)

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