Francobolli italiani: da giugno 2018 scompare la tariffa

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Vi ricordate la questione dei francobolli a validità illimitata? Ebbene, sul programma ufficiale di Poste Italiane riguardante le emissioni 2018 risulta che dal prossimo mese di giugno tutti i francobolli di nuova emissione saranno di questo tipo. Scomparirà dunque definitivamente il valore monetario stampigliato sulla vignetta, e unico riferimento tariffario saranno le lettere A (per la Posta1 ovvero prioritaria) e B (per la Posta4 ovvero ordinaria)? Sembra proprio di sì, con la riserva di qualche futuro ripensamento delle autorità preposte.

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Probabilmente non sarà molto facile, nè per i rivenditori, nè per il pubblico, abituarsi al nuovo regime. Inoltre, come se non bastasse, questa novità si accavalla con i nuovi aumenti tariffari in previsione a partire dal 3 luglio 2018: la notizia è che spedire una cartolina nonché una busta ordinaria fino a 20 grammi di peso non costerà più 95 centesimi bensì 1 euro e 10 centesimi (15 centesimi di rincaro), e gli aumenti ricadranno anche sulle altre categorie di spedizione (posta prioritaria, raccomandata, internazionale, etc).

Se da una parte avremo il vantaggio di non dovere più andare alla ricerca dei francobolli complementari ad ogni rincaro delle tariffe, è innegabile il fatto che la mancanza di chiarezza è sempre in agguato. Inoltre, a me non sembra neanche il momento giusto per praticare gli aumenti.

A questo punto, la posta cartacea, la cui popolarità è ormai in calo da parecchio tempo, rischia davvero di perdere completamente il favore degli utenti. Che dire? Non so a voi, ma a me dispiace. Lascio a voi gli ulteriori commenti.

Decreto 8 luglio 2015 Ministero Sviluppo Economico:
www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/11/11/15A08333/sg
Decreto 19 ottobre 2015 Ministero Sviluppo Economico:
www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/11/11/15A08333/sg

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

38 risposte a “Francobolli italiani: da giugno 2018 scompare la tariffa”

  1. Per me è tutto uno schifo:1°)tariffa ordinaria a € 1,10 ormai (era 0,45 nel 2006)e, di questo aumento, nessuno ne parla…televisione, giornali: aumenta la luce di 5 centesimi…titoloni a tutta pagina. 2°)L’importo non appare più (ora tariffa A B C D…Z: che MENTE chi ha inventato questa novità). 3°)A me, come piccolo filatelico, da un fastidio enorme l’ulteriore “invenzione” del francobollo autoadesivo. 4°)Negli anni sessanta uscivano 15-20 serie di francobolli all’anno. nel 2017, ad esempio, 44 serie, condite con baccalà, Auricchio, ceramica e intrighi commerciali vari.
    Sono convinto anch’io che, di questo passo,la filatelia sarà destinata a scomparire, purtroppo.
    achille

    • Condivido le tue riflessioni. Le perplessità sono davvero tante, purtroppo. Un caro saluto.
      -mgrazia

  2. Due giorni fa mi sono presentato in posta con una lettera affrancata con due bolli “B”, perchè il peso era di 35 gr ma non trovo i bolli “B50gr”, convinto di dover pagare la differenza. Gli impiegati dell’ufficio Postale si guardavano smarriti, in quanto non sanno ancora non solo gli importi attuali, ma nemmeno la differenza fra i vari bolli.
    marco

  3. Salve, ma i vecchi francobolli da 0,95 euro, che ho acquistato al tabacchino prima della modifica di prezzi, sono ancora validi? O dovrei integrarli? Grazie
    Mat

    • Ciao Mat. I francobolli che recano stampigliato sulla vignetta il valore nominale di Euro 0,95 o altro valore differente dalla tariffa corrente, dovranno essere integrati con la differenza. Invece quelli a validità illimitata identificabili solo con le lettere, a parità di condizioni (peso, dimensioni e zona di destinazione dell’invio) non devono essere integrati.
      -mgrazia

  4. Le Poste Italiane hanno deciso di eliminare i francobolli che per la loro gestione richiedevano vari adempimenti degli addetti agli sportelli (contazione alla presa in carico e a chiusura da parte di ciascun addetto, controllo di cassa, modulistica da riempire,ecc.). Ciò potrà contribuire a una riduzione degli addetti sempre con l’intento di ridurre i costi del personale con buona pace dell’occupazione. Già adesso i francobolli quasi non servono più perché gli sportelli, dove in pratica si è obbligati ad andare usano affrancatrici con etichette stampate, né chi insiste a spedire ancora affrancando da sé e imbucando (fino a quando ci saranno le buche per imbucare?), potrà imparare a gestire, senza fare la fila allo sportello, i francobolli A,B,C..nel caso che i loro corrispondenti siano ubicati in varie zone e i plichi abbiano peso diverso. Così dopo 180 anni finisce la filatelia che pure sapeva di tradizione e cultura, quest’ultima ormai, anche in questo caso,senza alcuna importanza.
    Enzo

    • Caro Enzo, la filatelia è cultura, e tocca a noi divulgatori e appassionati continuare a valorizzarla. Le perplessità sulla gestione da parte di Poste Italiane sono tante, ma il contenuto storico e culturale dell’oggetto postale non verrà meno, a costo di dover guardare solo agli oggetti del passato. Grazie per il tuo commento, che riassume il pensiero di tanti di noi.
      -mgrazia

  5. Però le stesse Poste dicono che è ancora legale spedire qualsiasi cosa con francobolli in lire! Basta che siano francobolli stampati dopo il 1967 e non facenti parte delle serie più falsificate (le turrite). Insomma si possono usare quelli vecchissimi in lire, quelli in euro e quelli nuovi con le lettere A e B. Che spettacolo.

    • Sì certo, Bruno! Basta rispettare le tariffe ricordando che 1 Euro = Lire 1936,27. Si possono comporre buste spettacolari!
      -mgrazia

  6. Lo trovo interessante per la notizia in se stessa e per le prime traibili conseguenze espresse. Anche a me dispiace il declino della posta cartacea, della cartolina di saluto ovvero augurale, della lettera scaturita da un improvviso afflato ovvero dalla voglia improvvisa di inviare un pensiero o trasferire un’emozione a qualcuno.
    Complicando la vita a chi deve rifornirsi, da cittadino comune, di un francobollo per spedire è chiaro che farà passare la voglia di… scrivere. saluto tutti e cadendo Natale faccio gli auguri a tutti.

    • Ciao Francesco, il tuo intervento è ineccepibile. Tanti auguri di Buone Feste Natalizie anche a te! Continua a seguirmi!
      -mgrazia

  7. Oltre alle vostre perplessità che condivido completamente ne segnalo altre 2:
    1. Se sul francobollo non è scritto il valore, come posso capire che il prezzo che mi applica un rivenditore è corretto? Credevo che fosse una regola universale quella di applicare il costo sui prodotti da comprare per evitare truffe, ma forse vale solo per i banchi dei mercati.
    2. Sul sito delle poste i costi delle affrancature sono espressi in Euro e non in lettere. Dove sta scritto che la lettera A corrisponde a 0,95 o 1,10 o altro?
    Per conoscenza di tutti segnalo che lo stesso sistema di non applicare i prezzi sulle confezioni è stato adottato da molte case farmaceutiche: provate a vedere se trovate il prezzo scritto sulle confezioni. La truffa è legalizzata ormai, oppure siamo diventati tutti molto onesti.

  8. Fatta la legge… C’è la soluzione intelligente trovata da molti commercianti: affrancare, con valore equivalente a quello attualmente richiesto, pacchi e buste con francobolli in lire post 1967 (ancora utilizzabili, come tutti quelli in euro) acquistati sul mercato filatelico a un costo ben inferiore a quello nominale, con risparmi superiori al 50%

    • E’ vero Claudio, e, come ho già avuto occasione di affermare, si possono comporre affrancature spettacolari!
      -mgrazia

  9. Salve, ho ritrovato in un cassetto causa trasloco circa 200 euro di francobolli autoadesivi di poste italiane da 0,10-0,60-0,70 acquistati diversi anni fa per mandare degli avvisi ad alcuni clienti poi riposti in qualche cassetto!!! Volevo sapere se erano ancora utilizzabili e capire se posso restituirli a poste italiane o vendere ma non vorrei incorrere in qualche sanzione. Grazie

    • Ciao Marco. I francobolli che hai ritrovato sono validissimi e sono attualmente ancora utilizzabili per affrancare la corrispondenza. Gli attuali francobolli con validità illimitata (quelli senza valore facciale per intenderci, caratterizzati dalle lettere A o B) non mandano fuori corso i francobolli emessi precedentemente. Quelli da te citati sono tra l’altro utilissimi per integrare le tariffe dei “vecchi” francobolli che con il loro valore facciale non riescono a coprire interamente la tariffe attualmente in vigore. Per quanto riguarda la restituzione a Poste Italiane, non so se sia possibile, ma francamente credo di no (io non l’ho mai sentito). Saluti.
      – mgrazia

  10. Mi sono accorto per caso di avere in tasca due francobolli da me acquistati tempo fa per eventualità future. Non avevo fatto caso che non ci fosse stampigliato il valore. Incuriosito mi sono inoltrato a leggere qui. Quel che non trovo è un qualsiasi rinvio alle origini della novità, intendo la legge o decreto che sia. Si può sapere?

  11. Buongiorno, ho trovato in un cassetto di mio figlio, trasferitosi all’estero per lavoro, un francobollo “A zona 1” e uno di € 0,15. Sono utilizzabili per la posta ordinaria di un solo foglio A4. Grazie e buona giornata. Roberto

    • Caro Roberto, il francobollo che tu hai trovato (tariffa A zona 1) attualmente costa € 3,50 ed è valido per affrancare la posta prioritaria internazionale destinata all’estero (Europa e Mediterraneo) fino a 50 gr di peso, mentre l’affrancatura per la spedizione in Italia di un solo foglio A4 in posta ordinaria attualmente costa molto meno (€ 1,10 tariffa B fino a 20 gr di peso). Quindi la spedizione in Italia di un foglio A4 con i francobolli da te trovati sarebbe uno spreco di denaro, però non è vietata. Spero di esserti stata utile.
      -mgrazia

  12. Ciao buongiorno, ho visto che sei molto competente, avrei una domanda forse banale, ma ti volevo chiedere avendo francobolli con la lettera B che valgono 1,10€ e possedendo fogli con valore in lire post-’67, posso fare una affrancatura mista tipo francobollo B (1,10€)+francobollo/i in lire da 390lire (0,20€) dovendo fare un piego di libri da 1,28€, mi sembra di aver capito di si, ma se me lo confermassi te ne sarei grato…Buonagiornata!

    • Ciao Davide, ti ringrazio per la fiducia. Io l’affrancatura mista la farei, anche perché non esistono francobolli che identificano in modo specifico la spedizione del Piego di libri. Avrei maggiori dubbi nel comporre tariffe che spostano la classe della spedizione da Posta 4 (francobolli B) a Posta 1 (francobolli A), giacché i francobolli A identificano in modo specifico il servizio prioritario e sono oltretutto accompagnati dal codice a barre che permette il tracciamento, cosa che non sarebbe possibile con eventuali affrancature miste anche a parità di importo. Ma passando da Posta 4 a Piego di libri io non avrei perplessità.
      -mgrazia

  13. Mi sembrava di ricordare che fosse vietata l’affrancatura mista Lire/Euro ma consentita solo Lire o solo Euro. E’ un ricordo sbagliato o ha un fondamento? Grazie.

    • Ciao Claudio. L’affrancatura mista Lire/Euro è consentita. L’importante è utilizzare solo francobolli emessi dopo il 1967 in corso regolare, avendo cura di escludere i servizi speciali (come gli “espressi” e la “posta aerea”) o poche altre eccezioni come ad esempio il “Regina Elena” del 2002 o la serie Siracusana che fu mandata fuori corso per le troppe contraffazioni. Tranne pochissime eccezioni, per il resto le affrancature miste si possono tranquillamente utilizzare.
      -mgrazia

  14. Buongiorno mi piacerebbe sapere l’evoluzione dell’affrancatura delle cartoline ordinarie dagli anni 70 fino all’euro. Vorrei spedire delle cartoline immaginando di tornare a quei tempi ovviamente applicando la tariffa del tempo. E vedere cosa suscita ciò nel destinatario. Se mai arriveranno. Voglio provare a dire delle cose che avrei dovuto dire quando c’erano le lire!

    • Buongiorno Davide. Il tuo è uno spunto molto interessante! Per quanto riguarda l’evoluzione delle tariffe delle cartoline, puoi consultare il sito di Giorgio Mastella http://www.gm-storiapostale.it/faq/oggetti-postali/cartoline/ dove puoi trovare tutti i dettagli relativi allo sviluppo delle affrancature sia per l’interno che per l’estero. Mi raccomando, facci sapere come andrà a finire il tuo esperimento di spedizione applicando le tariffe del tempo che fu! Grazie.
      -mgrazia

  15. Buongiorno Maria! Grazie per il link dove ci sono tutte le tariffe anno per anno. Ho i fancobolli, le parole nel cuore e, per ora,solo qualche vecchia cartolina di montagna. Scriverò la prima cartolina da una spiaggia di Vieste ascoltando, fino all’ossessione, la canzone di Umberto Tozzi Ti Amo. Corre l’anno 1977, l’affrancatura è appena passata a 120 £, io devo compiere 8 anni. A Francesca scriverò: Che noia! si sente sempre la stessa canzone al Juke Box: ti amo! Io però, vado nella macchina di papà ad ascoltare il nastro dei Pink Floyd. A settembre ti va di ascoltarla insieme? Davide

    • Suggestivo! 🙂 Grazie per avere condiviso con noi questa tua esperienza. Una cartolina è per sempre! Ciao!
      -mgrazia

  16. Sapete per caso come si comportano le poste nel caso che affranco delle lettere con la tariffa di euro 1,10, ma le lettere superano i 20 grammi (tipo 40 o 50 grammi). In pratica non le recapitano e le buttano via? Oppure le recapitano e chiedono la differenza al destinatario (questo lo vedo difficile, non suonano nemmeno per consegnare le raccomandate), oppure chiudono un occhio e le consegnano lo stesso anche se il francobollo è inferiore? Grazie a chi conosce la risposta.

    • Ciao Antonio. Da parecchio tempo non esiste più il servizio che prevede il pagamento a carico del destinatario, pertanto se durante lo smistamento della posta nessuno si accorge dell’affrancatura errata, allora la busta verrà recapitata lo stesso, altrimenti finisce al macero.
      -mgrazia

  17. Sono straniero in Italia da molti anni.
    Ho appena comprato dei fancoboilli per averli a casa quando servono.
    Addesso non riesco piu a sapere fra quelli A o B qualé quello per serve per L’USA e qualé quello per l’Europa ( in più CEE o non CEE? ).
    In più ancora ne uno verde commemorando Trieste, ed un altro dedicato a Padova 2020 Capitale ma quant’era il loro costo per sapere quanti sono da mettere sua una busta,- non è più scritto il valore nominale!!!
    Peter

    • Gentilissimo Peter, mi rendo conto delle tue difficoltà, non sempre è cosa facile. Ti ricordo che la differenza tra tariffa A e tariffa B non dipende dalla destinazione, ma dalla velocità della spedizione: la tariffa A è riservata alla posta prioritaria (ovvero la Posta1, più veloce) mentre la tariffa B viene applicata alla posta ordinaria (ovvero la Posta4, più lenta). Per quanto riguarda i paesi di destinazione è invece necessario consultare le zone di destinazione (attualmente puoi consultare online questa pagina sul sito web di Poste Italiane https://www.poste.it/zone-tariffarie-postamail-internazionale.html), e su ogni francobollo troverai scritta la zona a cui è destinato (dove non è scritta la zona, significa che è un francobollo per l’Italia). Bisogna avere molta pazienza, non è facile abituarsi ma non è impossibile. Buona giornata.
      -mgrazia

  18. Per me questa rivoluzione è stata assolutamente deleteria. Non tanto In se (perchè virtualmente semplifica molto il parco francobolli, Tariffa A, B, e B_50 Italia,
    zona 1, 2 3) Ma perchè i francobolli per l’estero sono straordinariamente difficili da acquistare. Neanche le poste li hanno di solito, per cui per comprare dei francobolli tariffa B zona 2 e tariffa B_50 zona 2 sto diventando scemo, se li ordini nel sito delle poste ti fanno pure pagare 3 euro (!!!) per la spedizione a casa (non pretendo che me li mandino a casa mi accontenterei me li mandassero all’ufficio postale), almeno prima di riffo o di raffo sommando francobolli di basso valore si riusciva a raggiungere la tariffa richiesta

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