Cinque donne tra le eccellenze dello spettacolo

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LA DONNA NELLA STORIA FILATELICA ITALIANA
Aggiornamento N. 81.

Dal 25 novembre 2022 i loro nomi campeggiano su cinque francobolli di nuova emissione (tariffa B) facenti parte della serie dedicata alle Eccellenze dello spettacolo: sono Raffaella Carrà, Carla Fracci, Milva, Monica Vitti e Lina Wertmüller.

carràRaffaella Carrà (1943-2021)
Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Carrà, artista poliedrica e all’avanguardia, alla recitazione cinematografica e teatrale ha affiancato il lavoro in televisione, ed è stata proprio quest’ultima a decretare il suo successo e a consacrarla icona dello spettacolo italiano nel mondo. Formatasi presso l’Accademia Nazionale di Danza e il Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si è diplomata in Recitazione nel 1960, è stata attrice, ballerina, cantante, conduttrice e autrice televisiva e radiofonica. È stata un simbolo dell’emancipazione femminile, con garbo e leggerezza, sempre contro ogni forma di pregiudizio e volgarità, a favore dell’amore universale e del libero arbitrio per ogni essere umano. Molto apprezzata anche in America Latina e in Spagna dove nel 2018 è stata nominata Dama dell’Ordine al merito civile.

fracciCarla Fracci (1936-2021)
“Prima ballerina assoluta”, così nel 1981 è stata definita dal New York Times per il suo grande talento. «Carolina Fracci, in arte Carla, è stata una fra le più grandi ballerine del ventesimo secolo. Formatasi alla Scala, dove si è diplomata nel 1954, ha raggiunto il titolo di prima ballerina nel 1958, a soli 22 anni. La sua capacità espressiva, evidente soprattutto nei ruoli romantici e drammatici che l’hanno resa nota, l’ha portata a conquistare i palchi di tutto il mondo» con queste parole viene ricordata nel Famedio di Milano che ha voluto tributare l’onore più grande alla memoria della sua illustre cittadina. Oltre ad avere ricevuto nel 2000 la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte, è stata nominata, per gli alti meriti artistici, Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 1983, nonché Dama di gran croce nel 2003. Prima donna su molti palchi del mondo e prima donna anche ad essere tumulata nel Famedio del Cimitero Monumentale del capoluogo lombardo.

milvaMilva (1939-2021)
Maria Ilva Biolcati, questo il suo nome all’anagrafe, è stata un’artista di spicco nel panorama della canzone italiana. In virtù dell’intensità della sua voce, la versatilità e le capacità performative, è stata in grado di interpretare dalle melodie popolari alle arie di Édith Piaf, dalle canzoni di Enzo Jannacci al tango di Astor Piazzolla, dai brani di Ennio Morricone fino a quelli di Franco Battiato e di molti altri ancora. Oltre ad avere partecipato quindici volte al Festival di Sanremo, si è esibita sul palco del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler come interprete brechtiana, e alla Scala di Milano con l’opera di Luciano Berio. Nel 2007 è stata nominata Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, oltre ad avere ricevuto le onorificenze francesi di Ufficiale dell’Ordre des Arts et des Lettres nel 1995 e Cavaliere dell’Ordine della Legion d’onore nel 2009, nonché la Croce di I classe dell’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania nel 2006.

vittiMonica Vitti (1931-2022)
Maria Luisa Ceciarelli, diplomata nel 1953 all’Accademia nazionale d’arte drammatica, scelse il suo nuovo nome d’arte su consiglio di Sergio Tofano, suo insegnante all’Accademia, con il quale intraprese parte della sua iniziale carriera teatrale. Scoperta dal regista cinematografico Michelangelo Antonioni per le sue doti drammatiche, fu in seguito valorizzata come attrice brillante da Mario Monicelli. Titoli come “La ragazza con la pistola” (di Mario Monicelli, 1968), “Amore mio aiutami” (di Alberto Sordi, 1969) e “Dramma della gelosia” (di Ettore Scola, 1970) l’hanno definitivamente consacrata come attrice comica. Ha interpretato oltre 50 pellicole per il cinema, è stata altresì doppiatrice, lavorando contemporaneamente anche per la televisione. Il suo talento è stato ampiamente riconosciuto dal pubblico e dalla critica che le ha attribuito numerosi riconoscimenti tra cui 12 Globi d’oro, un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera, un Orso d’argento, una Cocha de Plata. È stata nominata Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 1984, e Grande Ufficiale nel 1986.

wertmullerLina Wertmüller (1928-2021)
Regista di buonumore, come lei stessa amava definirsi, ha saputo trasmettere questa sua caratteristica nei lavori di spettacolo da lei diretti tanto nel cinema, quanto alla televisione, nei teatri, in musica, alla radio, nei romanzi. Allieva di Federico Fellini, ha esordito come regista nel 1963 con il film “I basilischi”, premiato con la Vela d’argento al Locarno Film Festival. Dopo i grandi successi riscossi con le pellicole dirette nella prima metà degli anni 1970, tra cui “Mimì metallurgico ferito nell’onore” (1972) e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974), nel 1977 con “Pasqualino Settebellezze” (1975) sono arrivate le tre candidature ai Premi Oscar come migliore regia, migliore film straniero e migliore sceneggiatura, e Lina è stata la prima donna ad essere candidata all’Academy Award come migliore regista. Ha continuato a lavorare con successo fino agli anni 2000, e nel 2019 le è stato assegnato l’Oscar alla carriera con la seguente motivazione: «Per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole politiche e sociali attraverso la sua arma preferita: l’obiettivo della cinepresa». Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 2018 è stata nominata Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

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