Antico e moderno in posta e filatelia, a Prato

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Si svolgerà sabato 16 marzo 2024 a Prato, presso l’Archivio di stato, il ventiduesimo “Colloquio di storia postale”.

Da comunicato stampa ricevuto: Prato (26 febbraio 2024) – Programma definito per l’annuale “Colloquio di storia postale”, giunto alla sua ventiduesima edizione. Come sempre, si svolgerà a Prato presso l’Archivio di stato, in via Ser Lapo Mazzei 41. L’appuntamento è per sabato 16 marzo alle ore 9, concludendosi in tarda mattinata. La partecipazione è libera.

«Questa volta – annuncia il direttore, Bruno Crevato-Selvaggi – la giornata sarà concretizzata insieme all’Accademia italiana di filatelia e di storia postale. Il taglio è lo stesso di sempre: condividere e approfondire il sapere tra figure diverse, ovvero docenti universitari, ricercatori, cultori della materia, collezionisti». «Filo conduttore 2024 è “Antico e moderno in posta e filatelia”, sufficientemente ampio per dare la possibilità ai relatori di spaziare, sia a livello temporale, sia geografico».

Dopo la tradizionale apertura dell’anno accademico dell’Istituto, l’incontro sarà anche l’occasione per informare i presenti circa i lavori della nuova sede e ringraziare pubblicamente alcuni fra i donatori più recenti: Federico Borromeo D’Adda, gli eredi di Giuliano Fabbi, Ferdinando Morrone.

I relatori e i titoli degli interventi:

– Enrico Bettazzi, “I profughi di guerra in Toscana. Corrispondenze di esuli nella Prima guerra mondiale”
– Beniamino Bordoni, “Chiamatele per nome: le riviste di ieri e di oggi”
– Giuseppe Buffagni, “Le tasse sui giornali esteri nel Ducato estense”
– Giorgio Chianetta, “Questione di grana”
– Bruno Crevato-Selvaggi, “L’antica modernità delle Poste”
– Luca Dermidoff, “La corrispondenza pontificia via Tevere tra Roma e Fiumicino”
– Lorenzo Oliveri, “I primi straordinari cinquanta giorni delle affrancature meccaniche”
– Flavio Pini, “L’intero postale, un oggetto postale innovativo”
– Alcide Sortino, “Uffici postali presso le sedi Eiar e Rai”
– Thomas Mathà, “Bolli postali francesi utilizzati nella restaurazione pontificia”

L’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”, organizzazione di volontariato, nasce nel 1982 e ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37. Propone diverse attività nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: le ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni e incontri con studiosi e accademici, gli annuali “Colloqui di storia postale”, i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista semestrale “Archivio per la storia postale – Comunicazioni e società”. Tra i suoi compiti, la conservazione dell’archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che già ha fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito.

Il testo integrale del comunicato stampa
La locandina

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