A Prato il terzo convegno internazionale

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La posta a tutto tondo.
Dal 20 al 22 giugno 2024 a Prato il convegno internazionale con relatori in arrivo da tre continenti.

Da comunicato stampa ricevuto: Prato (22 aprile 2024) – A due mesi di distanza, è possibile affermare che pressoché tutto è pronto per il Convegno internazionale “Storia postale. Sguardi multidisciplinari, sguardi diacronici”, in svolgimento a Prato tra il 20 e il 22 giugno prossimi.

«È il terzo della serie che realizziamo, sapendo che, in questi anni, non vi sono altre proposte analoghe in tutta Europa», annuncia il direttore dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv, Bruno Crevato-Selvaggi. «A Prato convergeranno, da America, Asia ed Europa, docenti universitari, cultori della materia e altri esperti per aggiornare i presenti sui rispettivi studi, ma anche per conoscersi meglio e, se possibile, porre le basi attraverso le quali costruire qualcosa insieme».

Pressoché definito il programma, da sviluppare in una trentina di brevi relazioni ospitate, con accesso libero, presso l’Archivio di stato, la Biblioteca “Alessandro Lazzerini”, la sede del Consiglio comunale. Secondo i casi, gli interventi saranno in italiano, francese o inglese.

A trecentosessanta gradi gli argomenti trattati, andando dal “cursus publicus” romano alla comunicazione tra il Cile coloniale e la Corona spagnola, dal Postal market alle cartoline della Guerra fredda, dai mercanti della Serenissima all’impiego del cammello per gli invii urgenti negli antichi Califfati, dal corriere nella Cina imperiale alle lettere spedite clandestinamente dalla Romania, dal punto sugli indirizzi al sistema manicomiale italiano.

L’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv, nasce nel 1982 e ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37. Propone diverse attività nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: le ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni e incontri con studiosi e accademici, gli annuali “Colloqui di storia postale”, i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista semestrale “Archivio per la storia postale – Comunicazioni e società”. Tra i suoi compiti, la conservazione dell’archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che già ha fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito. In più, un archivio di storia postale con diversi fondi, la gestione di una biblioteca-archivio ricca di oltre 16mila volumi e opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.200 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con cataloghi pure on-line. Non vanno dimenticate le 1.800 collezioni presenti sul sito web.

Il testo integrale del comunicato stampa
Il programma

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